Ieri sera si è riunita la Commissione Sanità della Municipalità, presieduta da Giannandrea Mencini. Degli ospiti invitati ad essere presenti, non si è fatta nemmeno vedere la dirigenza dell'azienda sanitaria (come purtroppo noi tutti ci immaginavamo).
Sono venuti invece Nicola Funari, il presidente della Commissione Sanità del Comune, un esponente del Comitato per la tutela della salute e il dottor Sbiccego, della Cigl. Funari e gli altri, grazie alla loro grande esperienza nel campo della sanità veneziana, hanno snocciolato dati e leggi, spiegando per filo e per segno come stanno le cose: il debito dell'Ulss di circa 117 milioni di euro, il pagamento di 40 milioni che ogni anno l'Ulss deve per l'Ospedale all'Angelo, i timori derivanti dal project financing esteso al Civile, per quanto riguarda il padiglione Jona, il non poi così lento ma inesorabile depauperamento dei servizi al San Giovanni e Paolo per dare "mercato" al nuovo ospedale di Mestre, che "produce" troppo poco.
Per di più con la spada di Damocle del Patto per la salute tra regioni e il Ministero che prevede il taglio dei posti letto e del tasso di ospedalizzazione.
Considerando che la Commissione tutta si è trovata d'accordo nel prendere atto della gravità della situazione, e che noi consiglieri conosciamo i timori che stanno crescendo tra i cittadini, si è deciso di dare mandato al Presidente e alla delegata, Chiara Marri, di scrivere un documento, da vedere ed eventualmente emendare nella prossima seduta. Spero che questo documento possa essere votato all'unanimità (ieri la minoranza concordava con noi).
Io credo, come molti altri consiglieri, che la presa di posizione debba essere forte e chiara: fosse per me, bisognerebbe chiedere le dimissioni della dirigenza dell'azienda sanitaria e segnalare la grande preoccupazione per la graduale privatizzazione dei servizi.
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