giovedì 4 febbraio 2010

Le scuole "tagliate": 25% in meno per le pulizie

In base alle circolari del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, le scuole pubbliche italiane devono risparmiare.
E per risparmiare, non si guarda in faccia a nessuno, tanto meno alla sicurezza e alla salute di noi studenti.
Tant'è vero che il fondo per la sicurezza nel 2010 è stato completamento azzerato.
E per le pulizie, che sono spessissimo gestite da aziende esterne con appalto dato dal ministero a Roma, la Gelmini ha tagliato il fondo del 25%.
E tutto questo ve lo posso assicurare, essendo stato fino a una settimana fa rappresentante d'Istituto del Liceo Benedetti. A scuola nostra, per esempio, il Consiglio d'Istituto, di cui facevo parte, all'approvazione delle modifiche al Bilancio stilerà un documento di contrarietà ai continui tagli ministeriali.
Per di più, si rischia, solo nella provincia di Venezia, di perdere 200 posti di lavoro, delle cooperative e delle imprese che fanno le pulizie nelle nostre scuole pubbliche.
Se proprio devono risparmiare, perché non tagliano le troppe consulenze e gli sprechi del ministero?
E allora non possiamo che essere tutti d'accordo con l'ex vicepresidente della Provincia, Andrea Ferrazzi, ora consigliere provinciale, che ha presentato un ordine del giorno in cui chiede che il Consiglio prenda una posizione contraria ai tagli.

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