mercoledì 3 febbraio 2010

Lettera da Renzo Bossi

Caro Marco Caberlotto, sicuramente sai chi sono. Ti scrivo perché voglio essere sincero con te.
Ti chiedo scusa, perché a marzo sarò candidato di punta del partito di mio padre, la Lega Nord, alle elezioni regionali per il collegio di Brescia, che tra l'altro non è nemmeno casa mia.
Ti chiedo scusa, perché la mia candidatura non è frutto di impegno e passione civile, ma del cinico nepotismo del mio papà, che obbligherà tutti gli iscritti leghisti della provincia di Brescia a dare a me la loro preferenza, coronando un sogno: diventare consigliere regionale, per poi, chissà..
Ti chiedo scusa perché, all'età di 23 anni, sono consigliere nominato dal partito del mio papà, la Lega Nord, dell'Osservatorio sulla trasparenza e l'efficacia del sistema fieristico lombardo (sulla scia dell'Expo).
Ti chiedo scusa perché con questa carica piglio 12.000 euro al mese, senza avere la benché minima competenza in materia.
Ti chiedo scusa perché io ho già raggiunto tutto questo, pur essendo stato bocciato per ben 3 volte alla Maturità, mentre tu ti dai da fare a studiare.
Ti chiedo scusa perché sarò candidato nonostante la mia presenza nel partito del mio papà, la Lega Nord, si noti solo durante le feste della giovanile in discoteca o quando gioco a "Rimbalza il clandestino" su Facebook nel tempo libero.
Ti chiedo scusa perché la cosa che mi è riuscita meglio in tutta la mia vita è stata seguire la nazionale di calcio della Padania come dirigente sportivo.
Ti chiedo scusa perché la mia carriera politica vola spedita, col benevolo soffio del mio papà alle spalle, e perché, col debito rispetto, tra due mesi io sarò Consigliere Regionale, o magari Assessore Regionale allo Sport, e tu, sempre che ti vada bene, Consigliere di Municipalità.
In fede
Renzo Bossi
NB: la lettera è un falso, integralmente opera di Marco Caberlotto

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