venerdì 22 gennaio 2010

Inaccettabile la violenza, anche contro il violento

Un grave fatto è accaduto ieri, nella nostra Città, in Centro Storico.
Uno dei ragazzi che è stato riconosciuto tra i colpevoli di aver dato alle fiamme il clochard Marino e le sue cose è stato picchiato da altri ragazzi. Anche se non se ne è ancora certi, si pensa che sia stato proprio in ritorsione al fatto del 3 gennaio.
Credo che non ci sia nemmeno il bisogno di sottolineare l'inaudita gravità di questo gesto. E' appurato che violenza chiama violenza, ma di mandare all'ospedale il ragazzo francamente non ne vedo il bisogno. A fare chiarezza e giustizia sul reato commesso da questa, come dalle altre, persona, c'è già la Procura e successivamente il Tribunale dei minori. Non serviva che qualche esaltato si mettesse in testa di far giustizia da solo. Non esiste.
Le parole distensive del padre del ragazzo, unitamente alla decisione di non sporgere denuncia, mi sembrano francamente un buon passo. E' necessario abbassare i toni, per evitare quest'espandersi della spirale di violenza in Città. 
Comunque, ribadisco che, secondo me, la violenza è in ogni caso la forma sbagliata. Anche per manifestare dissenso da un fattaccio come quello di cui il giovane si è reso protagonista.
ps: E Marino, come sta? Ha ricevuto l'affetto e la solidarietà di moltissimi veneziani, che gli hanno portato molte cose di prima necessità. Ma il Comune non l'ha ancora sistemato nell'abitazione che l'Assessore alle Politiche Sociali gli aveva promesso. Bisognava agire subito. Dopo 19 giorni, Marino ancora fa le pulizie di Corte Badoera, al freddo e all'umido di queste giornate.
E questo lo trovo davvero di cattivo gusto.

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