domenica 10 gennaio 2010

Marino, che faccia tosta per fargli del male

Come di certo saprete, il 5 gennaio scorso a San Tomà, dietro ai Frari, è stato appiccato il fuoco a un clochard e ai cartoni con cui copriva la sua "casa". L'uomo si chiama Marino, e per i residenti e per noi veneziani, è un amico. Lo si trova spesso in zona, dove bazzica, senza mai dare alcun fastidio a nessuno. Non ha precedenti e non è stato mai coinvolto in problemi di ordine pubblico. Anzi, è silenzioso e quasi schivo. I residenti di Corte Badoera, dove da anni dorme, lo vedono di buon occhio. In corte fa addirittura le pulizie.
Eppure, a una persona così, qualcuno ha pensato bene di fare del male. Da tempo, dice Marino, un gruppetto di ragazzini lo infastidiva. Evidentemente, hanno deciso di passare dalle offese alla violenza fisica: hanno imbevuto di alcol i cartoni e un braccio del sessantunenne e gli hanno dato fuoco, scappando immediatamente.
Questi codardi sono tutti minorenni: un dato che deve far riflettere.
Questi imbecilli non avevano nulla di meglio da fare, prima di tornare, il 5, a scuola.
Il povero Marino ha avuto una sistemazione da parte del Comune: per fortuna. Il pover'uomo, giustamente, temeva che il gruppetto o altri eventuali emulatori si ripresentasse. Avrà un alloggio, un posto sicuro, come lo era la "sua" Corte Badoera, fino al 4 gennaio.
A noi, cittadini veneziani, il dovere di rifiutare queste logiche violente, nei confronti dei più deboli della nostra comunità.
A presto!

1 commento:

  1. purtroppo l'ignoranza prolifera nelle menti di molti giovani depravati...

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