I'm no expert, but.. Berlusconi e Tremonti, con la loro manovra-bis pasticciata, ritoccata, rivista e riscritta, tra tentennamenti e scivoloni hanno fatto fare una figura barbina all'Italia. E, data la situazione piuttosto grave, sarebbe molto, molto meglio che facessero le valigie e se ne andassero. E pure in fretta, visto che ogni momento in cui siamo nelle loro mani è
come stare su di una mascareta (oggi è pur clima da Storica) nel bel mezzo di una bufera in mare aperto, con pope e provier che se le danno di santa ragione.
Certi problemi sono strutturali, certi difetti incardinati nella nostra subcultura e quindi non imputabili a un unico Governo - anche se siamo stati rappresentati da questo Presidente del Consiglio per ben 10 degli ultimi 17 anni - però non potranno mai essere risolti ed estirpati da quello in carica. Semplicemente perché non gli crede più nessuno, e se ha l'appoggio del Parlamento è perché in molti gli stanno incollati come peòci. Solo per la caréga. Ma il masso sta ormai colando a fondo, e rischia di trascinare giù con sè le istituzioni, che non hanno credibilità, ad eccezione del Presidente della Repubblica Napolitano.come stare su di una mascareta (oggi è pur clima da Storica) nel bel mezzo di una bufera in mare aperto, con pope e provier che se le danno di santa ragione.
Credibilità e fiducia che però si devono guadagnare dai cittadini. In questo momento il Parlamento dovrebbe chiedere a gran voce un esecutivo di persone serie e soprattutto competenti, che faccia quello di cui c'è bisogno e che recuperi credibilità internazionale e sui mercati. Non c'è scampo. E c'è assoluto bisogno che per chiedere sacrifici agli italiani si tocchino alcune "sacche" improduttive, che non sono certo i dipendenti pubblici in toto (Brunetta se la metta via) bensì Parlamento, consigli regionali (con relativi benefit e auto blu), strutture ministeriali, Province e altri enti inutili o accorpabili come i piccoli Comuni, varie "caste" da liberalizzare, esenzioni fiscali al Vaticano, super-ricchi. Solo avendo il coraggio di tagliare questi veri sprechi e recuperando queste potenziali entrate, e inserendo rigide e ferme regole per le assunzioni dei dirigenti pubblici (municipalizzate, Asl, ministeri, enti locali, ecc.) che premino merito e competenza, la politica potrà avere la credibilità per chiedere sacrifici a chi sta peggio.
Ho visto la manovra nascere e la sua breve, travagliata vita dall'estero, e vi assicuro che non abbiamo fatto assolutamente una bella figura. Non da terza economia dell'eurozona, quantomeno.

Complimenti Marco!
RispondiEliminaPensieri semplici e idee chiare condivise da me e da molti altri. Ma non dai nostri politici in Parlamento.
Divario che fa emergere sempre più quanto distanti siano dal paese reale, dai bisogni e dal buon senso, che per noi sembra logica... ma per loro è troppo poco conveniente.
Daniele