C'era da aspettarselo. E infatti, ce lo aspettavamo.
Ma forse, che la notizia sia trapelata dai giornali già il giorno prima della decisione del CONI fa pensare.
Fa pensare il fatto che le due maggiori testate nazionali, Corriere e Repubblica, abbiano mosso le montagne pur di vedere affossata qualsiasi alternativa a Roma.
E infatti, la proposta di Venezia non è stata nemmeno votata: bocciata già prima.
Bocciata perché, secondo il CONI, non è in grado di far fronte al problema della ricettività turistica. Dimenticando che siamo la Città italiana con più turisti ogni anno. Bocciata per la questione trasporti, tralasciando che il tratto Venezia-Padova (indicato come punto debole perché troppo lontane) è percorribile in tre quarti d'ora. Bocciata per la mancanza di alloggi, come se il villaggio olimpico fosse stato pensato in Piazza San Marco, e non in terraferma.
Insomma, tutte valutazioni scriteriate e goffe.
Vi rivelerò, a me non piaceva l'idea di avere le Olimpiadi qui, per i rischi vari di cementificazione selvaggia, però la questione è di principio, di metodo.
La logica della scelta di candidare Roma (cosa già decisa a priori, a questo punto pare) è squisitamente legata ai vari poteri forti, dall'economia a, probabilmente, quelli che vogliono intascare la loro parcella (sob!), come già avvenuto, proprio per Roma, con i Mondiali. Con i risultati che tutti conosciamo.
Ma si pone un altro problema. La Lega ha dimostrato per l'ennesima volta che quando c'è da opporsi a "Roma ladrona", china il capo e obbedisce agli ordini. In barba al Nord e ai suoi elettori. E, ciliegina sulla torta, Bossi propone, per nascondere il suo totale fallimento, di fare i giochi d'acqua a Venezia, IN CANAL GRANDE!
Sì, avete capito bene. Non serve manco commentare. Dico solo che, se questa è la conoscenza che la Lega ha del territorio, stiamo freschi.
Ma d'altronde, che ci si può aspettare dal Ministro alle Riforme Umberto Bossi, che abita e lavora nella Capitale?
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