martedì 23 febbraio 2010

Emanuele Filiberto a Sanremo, che sia andato gratis?

Vorrei che leggeste questa lettera, pubblicata oggi a pagina 22 del Gazzettino. E' lo sfogo di un mio caro amico, Giorgio Girelli, sul "principe" Emanuele Filiberto. A parte l'inammissibilità di una figura del genere al Festival di Sanremo, trovo molto interessante l'aver compreso il fatto che i Savoia stiano cercando (e ci stiano riuscendo) di accumulare denaro a spese degli italiani, provandoci prima con la politica e poi con lo show business.

Savoia - INDENNIZZATI DALLA TV
I Savoia avevano chiesto un indennizzo di 250 milioni di euro, per fortuna negati. Filiberto da buon finanziere ha fatto due conti, mi candido in politica: bocciato. Ha allora capito che sfruttando il suo nome e la fame di novità che la televisione cerca, non guardando la qualità ma solo il risultato degli ascolti (vedi il grande fratello e altri) ha pensato bene di fare breccia in quel sito, e loro ci sono cascati.
Quanti ragazzi preparati e con talento fanno tanta gavetta per emergere, ma non avendo nessuno che li appoggia devono ritirarsi. Pupo ha capito che si poteva puntare sulla persona, sul suo nome e sull'imbecillità di molti e così sono approdati a Sanremo, incuranti dei fischi, della squallida canzone presentata come patriottica.
Noi italiani raccogliamo tutti, basta che ci sia la possibilità di fare audience, e così il caro Filiberto, in barba agli italiani, incasserà i suoi 250 milioni, con aggiunti gli interessi.
Giorgio Girelli

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